Nella sua ultima fatica editoriale il pastore di Modena-Nonantola riflette sul rapporto fra l’uomo e il tempo

“La tartaruga e il principe”, il nuovo libro del vescovo Castellucci

La Ghirlandina sullo schermo di uno smartphone è l’immagine di copertina del nuovo libro dell’arcivescovo Castellucci intitolato “La tartaruga e il principe. Conversazioni con i giovani” (Cittadella Editrice, 2018). In questi mesi, dedicati dalla Chiesa a ripensare le modalità dell’annuncio cristiano ai giovani attraverso il Sinodo, ecco un’ulteriore fonte di riflessione e di spunti preziosi, in particolare per gli operatori pastorali, ma anche per i giovani stessi, che manifestano in tante forme – a volte contraddittorie – l’esigenza di una ricerca di senso per un momento cruciale della loro vita.

Il titolo vuole rappresentare il rapporto fra l’uomo e il tempo: il principe e la tartaruga sanno gustare il tempo, senza consumarlo o farsene mangiare. Il tempo va regalato, impegnato nelle relazioni, vissuto come dono: il Vangelo è una mappa per vivere il tempo dell’esistenza umana con gioia, assaporandone il significato. E la Chiesa custodisce, nella sua tradizione viva, nel tempo della storia, la perla preziosa donata da Gesù: la sua presenza viva. Il Risorto continua a camminare accanto agli uomini, percorre il tempo della loro vicenda; lui solo, che è il vivente, è sempre giovane e rende giovane il cuore di chi a lui si affida.