Uniti in preghiera per le vittime in Sri Lanka

L’arma della preghiera per fronteggiare l’odio e la barbarie. Le oltre trecento vittime e gli altrettanti feriti che in Sri Lanka hanno pagato col sangue la loro appartenenza religiosa nel giorno di Pasqua, sono stati ricordati nella chiesa della Madonnina in una celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Castellucci. Insieme a loro nella stessa occasione è stato reso omaggio ad Anna Maria Melini, missionaria laica che per oltre cinquant’anni ha prestato servizio in Brasile, dove è morta lo scorso 2 maggio.

«La parola a volte si fa pietra e a volte si fa pane. – sono state le parole con cui don Erio Castellucci ha aperto la sua omelia – Si fa pietra una parola di odio, quando non è più in grado di gettare dei ponti. La parola si è fatta pietra nei confronti delle centinaia di persone morte in Sri Lanka e continua a farsi pietra ogni volta che non c’è il desiderio di costruire, ma solo di demolire. Grazie a Dio la parola si fa anche pane, in Gesù e nelle tante persone che spendono la loro vita, spesso nel silenzio, e che impiegano tutto il loro tempo per promuovere i fratelli e per colmare le ingiustizie, per andare incontro ai piccoli e ai deboli. La parola si è fatta pane nella nostra sorella Anna Maria, un esempio di solidità nella fede, ma soprattutto di grande carità ». Prima della benedizione, l’assemblea ha potuto ascoltare le parole di Victorine Rajaratnam, suora cingalese che ha raccontato la situazione e lo stato d’animo del popolo dello Sri Lanka in seguito agli attacchi: «È stata una sofferenza incredibile. Il paese è in ginocchio, le scuole sono ancora chiuse e quelle cattoliche non si sa quando riapriranno perché ci sono ancora minacce. Le celebrazioni nelle chiese sono sospese.

Ora c’è tanta paura, tensione, sospetto e insicurezza, in un paese che viene da dieci anni di pace e armonia.

Di fronte a questa situazione disumana siamo chiamati a guardare la croce di Cristo per poter perdonare e sperare in una resurrezione anche per il nostro paese». Suor Victorine ha poi concluso citando le parole dell’arcivescovo di Colombo cardinal Malcom Ranjith e sottolineando come in un momento così buio non sia venuta meno la luce della solidarietà anche da parte delle altre comunità religiose presenti in Sri Lanka.

Un ringraziamento speciale per questo momento di preghiera è arrivato dall’Arcivescovo Pierre Nguyên Van Tot, nunzio apostolico in Sri Lanka: «Vorrei esprimerle la mia profonda riconoscenza per questo atto di carità e solidarietà – ha scritto monsignor Nguyên Van Tot all’Arcivescovo Castellucci –. Certamente i defunti in quella tragedia pregano anche per lei e la sua diocesi di Modena. La ricordo volentieri nella mie preghiere soprattutto nella Santa Messa di ogni giorno».