Il contributo di Migrantes Modena per la Lettera Pastorale "Ma qual'è il mio paese? La società multietnica: dalla chiusura all'incontro"

Anguille. Quasi un manuale di resistenza ecclesiale e civile

In preparazione alla lettera alla città del vescovo Castellucci, Fondazione Migrantes ha attivato un piccolo gruppo di lavoro che attraverso il metodo della scrittura collettiva ha elaborato un documento che è stato messo a disposizione del Vescovo. Ecco la premessa di don Stefano Andreotti, direttore del Centro Pastorale Migrantes:

Lo scorso 31 gennaio 2018 Mons. Erio Castellucci, in occasione della Festa del Patrono di Modena, San Geminiano, si è rivolto alla città, con la tradizionale lettera, affrontando una tematica oggi piuttosto scomoda, ovvero il tema delle migrazioni. La lettera, dal titolo ‘Ma qual’è il mio paese? La società multietnica: dalla chiusura all’incontro’, prende spunto da un episodio minore, ovvero da una maestra che chiede ad un alunno di parlare del proprio paese e lui, pur essendo di origine straniera ma nato in Italia, non sa qual’è il proprio paese. La lettera sviluppa poi, seppur nei limiti di un breve scritto, tutti i risvolti e gli aspetti delle migrazioni, i risvolti economici, sociali e culturali, l’impatto sugli autoctoni, ma anche le difficoltà di chi arriva. Ma soprattutto annuncia che la prossima Lettera pastorale sarà dedicata proprio a queste tematiche. In effetti sono già diverse le diocesi che si stanno muovendo in questo senso. La Diocesi di Milano, addirittura ha indetto un Sinodo tematico sulle migrazioni, considerandolo uno snodo fondamentale per la pastorale dei prossimi anni. Come Migrantes dell’Arcidiocesi di Modena, cerchiamo di contribuire prima di tutto garantendo dati ed informazioni corrette ed aggiornate. In preparazione alla lettera alla città, su indicazione Mons.Castellucci, abbiamo attivato un piccolo gruppo di lavoro che attraverso i metodo della scrittura collettiva ha elaborato un documento che è stato messo a disposizione del nostro Vescovo. Con questo ulteriore lavoro vogliamo portare un contributo più esteso ed approfondito che parte tuttavia dall’esperienza delle prassi di accoglienza, vicinanza, assistenza. Nella consapevolezza che ci collochiamo in un contesto non sempre favorevole, se non apertamente ostile: ‘mala tempora currunt’ diceva il compianto Vescovo Antonio. Come le anguille, animale ancora abbastanza misterioso, non si sa perché deve fare tanti kilometri per riprodursi. L’anguilla che comunque da chissà quanto tempo ha messo in collegamento continenti diversi e solo da qualche secolo noi europei abbiamo ‘scoperto’ l’America. L’anguilla animale sfuggente, che non si riesce a riprodurre in cattività, ma al massimo si devono catturare i piccoli per farli crescere. L’anguilla a rischio, in un mare pieno di veleni e di cadaveri, ma che non si schermisce di nuotare nelle acque degli oceani. Ne esce un manuale di sopravvivenza, un manuale di resistenza, utile ai credenti che hanno lo sguardo fisso alla Luce del Vangelo, ma anche a chi è in ricerca ed è pieno di dubbi.

A seguire i contenuti del manuale:

Introduzione di Mons. Arcivescovo Erio Castellucci “Parole come fuoco e come pietre”

Parte prima: GIUDIZI, PREGIUDIZI E PAURE

  • Capitolo primo: IMMIGRAZIONE (ED EMIGRAZIONE) E POVERTA’ – CHI SONO I POVERI: E’ SOLO MANCANZA REDDITO? E COSA C’ENTRANO I MIGRANTI?
  • Capitolo secondo: L’ELEMOSINA – UNA CONSUETUDINE INTERCULTURALE CHE SOPRAVVIVE ALLA GLOBALIZZAZIONE
  • Capitolo terzo: IL PROFUMO DEI SOLDI – PERCHE’ IL DENARO NON FA COSI’ PAURA COME I POVERI E I MIGRANTI?
  • Capitolo quarto: LA ROBA – PASTA, POMODORO, LEGUMI, PANE, SUCCHI DI FRUTTA, SALUMI, YOGURT, LATTE, FORMAGGIO, CAMICIE, PANTALONI, GIACCHE,
    MALGIONI, ASCIUGAMANI, MUTANDE, COPERTE, BICICLETTE, GIOCATTOLI, SCARPE, OCCHIALI, ELETTRODOMESTICI, MATERASSI,
    ARMADI, CUCINE, DIVANI E POLTRONE… IN CIRCOLO
  • Capitolo quinto: UN POSTO DOVE APPOGGIARE LA TESTA – SE L’ACCOGLIENZA DIVENTA UN PROBLEMA. ANCHE SENZA ESSERLO
  • Capitolo sesto: I POVERI (E I MIGRANTI) HANNO L’ANIMA? – OVVERO E’ POSSIBILE INTEGRARE I POVERI (E I MIGRANTI) NELLA PASTORALE ORDINARIA

Parte seconda: LE RELAZIONI

  • Capitolo primo: NELLA GLOBALIZZAZIONE: SERVE ANCORA IL PRETE? – PENSIERI AD ALTA VOCE E NERO SU BIANCO SULL’ESISTENZA DI UNO “SPECIFICO DEL PRETE”
  • Capitolo secondo: LEZIONI DI MATEMATICA – LE ‘NOSTRE’ RELAZIONI: ATTI 4, 32-35 LA VITA DELLE PRIME COMUNITA’ CRISTIANE
  • Capitolo terzo: RELAZIONI DI VICINATO – CON L’AIUTO DI SANTI INTERCESSORI E SACERDOTI INTERCETTORI
  • Capitolo quarto: LE RELAZIONI FRA COMUNITA’ – IL PONTE DI BERLINO E L’IDEA DI UNA CHIESA SINODALE OGGI
  • Capitolo quindo: LE RELAZIONI FRA COMUNITA’ BIS (per chi non avesse capito) – PER FARE UNA RETE, CI VOGLIONO DEGLI STAMBECCHI
  • Capitolo sesto: IL GRANDE GIULIO E LA BUONA NOVELLA – OVVERO DALLE RELAZIONI DI POTERE AL POTERE DELLE RELAZIONI
  • Capitolo settimo: COSTRUTTORI DI PACE – PER UN PUGNO DI DOLLARI O UNA MANCIATA DI TAU? OVVERO POSSIAMO CAMBIARE FILM?
  • Capitolo ottavo: SCARTI O ESUBERI. QUESTO È IL DILEMMA! – COSE E PERSONE NELL’ECONOMIA CIRCOLARE. FACENDO MEMORIA
  • Capitolo nono: LA CROCIERA PIU’ PAZZA DEL MONDO! – QUANDO LE FAVOLE SCACCIANO L’UOMO NERO E LA PAURA DEL BUIO
  • Capitolo decimo: ANGUILLE – TRA IL DIRE E IL FARE C’È DI MEZZO LA SPIAGGIA. LA DOPPIA ASSENZA

Parte terza: LA V.I.E. – LA VALUTAZIONE DI IMPATTO EVANGELICO

  • Capitolo primo: PERCHE’ GESU’ NON HA PAURA DEI POVERI. E NOI SI
  • Capitolo secondo:  PERCHE’ GESU’ NON HA PAURA DEGLI STRANIERI. E NOI SI
  • Capitolo terzo: PERCHE’ GESU’ HA PAURA DEI SOLDI. E NOI NO
  • Capitolo quarto: GESU’ MANGIAVA TUTTI I GIORNI. A VOLTE DIGIUNAVA
  • Capitolo quinto: PERCHE’ GESU’ NON HA BISOGNO DI TANTE COSE
  • Capitolo sesto: DIO E CESARE. A OGNUNO IL SUO
  • Capitolo settimo: NEL RISPETTO DELLE COMPETENZE O DELLA COSCIENZA?
  • Capitolo ottavo: SALUTI DAL SEPOLCRO!

Parte quarta: A MANI GIUNTE

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