San Felice sul Panaro ha celebrato i cento anni della scuola d’infanzia “Caduti per la patria”, associata alla Federazione italiana di scuole materne (Fism).
Le iniziative, che hanno preso il via venerdì 23 maggio, si sono concluse ieri con una Messa seguita da un pranzo comunitario. Sono state esposte, presso il giardino della scuola, alcune opere realizzate dai bambini per l’occasione. Si sono tenuti inoltre allestimenti storici, mostre fotografiche e altre iniziative dedicate ai cento anni di servizio educativo.
L’iniziativa, dal titolo “Cento anni con i bambini e per i bambini – un traguardo che unisce passato e futuro”, ha preso il via la sera di venerdì alla presenza delle autorità locali tra cui il sindaco Michele Goldoni, il vicesindaco Gian Paolo Cirelli, l’assessore alla scuola Elettra Carrozzino.
È intervenuta anche la presidente della scuola Chiara Lisi sottolineando l’importanza di «onorare il passato della scuola, che è ricco di tradizioni, successi e soprattutto di legami con la comunità». Lisi ha commentato che «la lunga storia della scuola “Caduti per la Patria” testimonia la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti. Oggi la sfida è quella di unire i valori comunitari che orientano le nostre azioni alle esigenze delle famiglie».
Nell’occasione ha preso parola anche suor Orsolina, in rappresentanza delle suore Salesie presenti nella scuola dal 1979, per la quale «sono cambiate tante cose nel tempo, tra cui i metodi educativi e l’organizzazione della scuola. Ma c’è una cosa che è rimasta invariata: lo spirito con cui viviamo la nostra presenza qui, fatto di ascolto, servizio, preghiera e condivisione quotidiana». Per suor Orsolina, questo atteggiamento ha permesso alle religiose di «esserci con il cuore, accompagnare e portare avanti – insieme – quel progetto educativo che guarda al bambino nella sua interezza».
Roberta Cardinali, caed della scuola, ha raccontato i suoi trentatré anni di servizio all’interno del servizio educativo: «L’ho visto cambiare, evolversi, attraversare trasformazioni anche importanti ma anche restare fedele ai suoi valori più autentici, che tengono insieme le persone». «In tutti questi anni – ha aggiunto – ho imparato a cogliere la bellezza discreta di ciò che accade ogni giorno».
A sua volta, Roberta Di Natale, coordinatrice pedagogica Fism, ha spiegato che «ieri come oggi la scuola “Caduti per la Patria” è un servizio che guarda avanti senza dimenticare le proprie radici. E il suo tratto distintivo è quello di educare con appassionata competenza, con lo sguardo rivolto al bambino e il cuore radicato nei valori».