La Chiesa di Modena-Nonantola saluta l'elezione del Santo Padre, già prefetto del Dicastero per i Vescovi e missionario per vent'anni in Perù

Papa Leone XIV – Gioia in Arcidiocesi

Anche le campane del Duomo di Modena hanno suonato a festa per l’elezione di papa Leone XIV, annunciata la sera giovedì 8 maggio dal cardinale protodiacono Dominique Lamberti dopo il quarto scrutinio nella Cappella sistina.

Nato nel 1955 a Chicago (Illinois, Usa) e ordinato sacerdote il 1982, il cardinale Robert Francis Prevost è stato creato cardinale da papa Francesco nel Concistoro del 30 settembre 2023. Tra gli incarichi ricoperti: è stato prefetto del Dicastero per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina.

Prima di allora monsignor Prevost ha dedicato vent’anni di servizio missionario alla Chiesa del Perù arrivando a ricoprire, fino a poco fa, l’incarico di vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana.

Durante il suo servizio nel Paese sudamericano, monsignor Prevost è rimasto particolarmente legato alla diocesi di Chiclayo, situata nell’omonima località costiera a nord del Perù, dove è stato nominato amministratore apostolico papa Francesco nel 2014 e vescovo dal 2015 al 2023.

La diocesi di Chiclayo è stata ricordata nel discorso iniziale del Santo Padre, in un frammento pronunciato in lingua spagnola, il quale ha parlato di un «popolo fedele» che ha «accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la propria fede e ha donato tanto, tanto, per continuare a essere Chiesa fedele a Gesù Cristo».

Al giorno della sua elezione, monsignor Prevost risultava anche membro dei dicasteri per l’Evangelizzazione, Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari; per la Dottrina della Fede; per le Chiese Orientali; per il Clero; per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; per la Cultura e l’Educazione; per i Testi Legislativi.

Quanto alla sua formazione: Prevost, ora Leone XIV, è entrato nel noviziato nell’Ordine di Sant’Agostino (O.S.A.), nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, a Saint Louis nel 1977 e ha emesso i voti quattro anni dopo. Si è diplomato in Teologia presso il Theological Union di Chicago, ha ottenuto la Licenza presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (l’Angelicum) e il dottorato con la tesi “Il ruolo del priore locale dell’Ordine di Sant’Agostino”.

Nel suo stemma è leggibile il motto agostiniano «In Illo unum uno» (Nell’unico Cristo siamo uno), e il suo nome, Leone XIV, richiama il pontificato di Leone XIII che «con la storica Enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale» come ha ricordato lui stesso nell’incontro odierno sostenuto con i cardinali. Il Santo Padre ha spiegato che «oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro».