Oltre cento persone erano presenti all’inaugurazione della mostra “Luoghi di speranza – Dal Medioevo al Contemporaneo, arte per il Giubileo”, che si è tenuta nel pomeriggio di oggi, sabato 10 maggio 2025, nella Sala Verde del Palazzo abbaziale di Nonantola.
La mostra è promossa dall’Ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici con lo stesso Liceo “Venturi” e sostenuta da Fondazione di Modena e dai Fondi 8xmille della Cei.
La cerimonia ha preso il via con i saluti istituzionali di monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola; Luigia Paolino, preside dell’Istituto di istruzione superiore “Adolfo Venturi”; Silvia Menabue, consigliera della Fondazione di Modena.
Sono intervenuti anche Simona Roversi e don Federico Manicardi, rispettivamente direttrice e collaboratore dell’Ufficio diocesano Beni culturali ecclesiastici, e i docenti del Liceo Valentina Maiocco, Paola Macchi, Marco Lega e Lucia Manfredini.
Secondo gli organizzatori «gli incontri preparatori, incentrati sul tema della speranza, hanno rappresentato un’occasione di riflessione e introspezione, sia individuale che collettiva, capaci di motivare e ispirare gli alunni».
«Gli studenti hanno contato anche sull’accompagnamento di figure esperte nella storia dell’arcidiocesi e artisti affermati che, insieme ai loro docenti, li hanno guidati in una ricerca espressiva intima e libera da preconcetti».
Erano, inoltre, presenti gli studenti, che hanno preso parola raccontando il senso delle opere realizzate: dai dipinti alle performance artistiche, passando per il sito web sviluppato per documentare i lavori.
Marta Molinari, della Classe quarta D del Liceo “Venturi”, ha commentato che l’esperienza sia stata «molto molto formativa, soprattutto dal punto di vista pratico – ha commentato -. Mi è piaciuto interfacciarmi direttamente con il committente (l’Ufficio beni culturali, ndr) per confrontarmi, capire quali fossero i modi per adattare il mio lavoro meglio alle sue esigenze».
Alla presentazione è intervenuto anche Riccardo Pramazzoni, della medesima classe, «è stata sicuramente una bellissima esperienza perché mi ha permesso di acquisire competenze nuove, visto che non abbiamo mai lavorato nell’ambito dei siti web».
Pramazzoni ha inoltre commentato l’importanza di partecipare a un progetto che rientra nell’ambito dell’Anno Santo e «mira a diffondere speranza e pace nelle nostre province è sicuramente una grande soddisfazione».