Una tre giorni di incontri sul tema dell'inclusione, promossa da Fondazione Migrantes

Apre la terza edizione del Festival della Migrazione

«Umani 100%»: la terza edizione del Festival della migrazione di Modena mette al centro l’inclusione e l’integrazione. Per tre giorni, da oggi a domenica, sotto la Ghirlandina si susseguiranno incontri, seminari, spettacoli, mostre, film, libri e, tra le novità dell’edizione 2018, il «Pranzo dei popoli».

Don Giovanni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes della Cei, spiega: «Credo che la sfida delle migrazioni oggi non riguardi tanto l’accoglienza ma la capacità di costruire un paese dove le diversità, la presenza di persone di paesi, culture e religioni diverse, sappiano comporsi in una realtà più ricca. Per troppo tempo forse abbiamo pensato che era sufficiente salvare chi annegava (e purtroppo continua anche oggi ad annegare nell’indifferenza di tanti!) in mare e portarlo in qualche porto italiano. Invece questo è solo il primo passo. La vera sfida è, come ci ha ricordato papa Francesco, proteggere, promuovere, integrare. Senza queste azioni – conclude il direttore Migrantes – non c’è vera accoglienza, anzi questa può essere addirittura controproducente».

Oggi, venerdì 9 novembre, la prima giornata del Festival sarà inaugurata dal dibattito «L’inclusione nella città. I media nella rete della migrazione», con interventi di don Giovanni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes, del vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, Antonio Decaro, presidente Associazione nazionale comuni italiani, Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione vaticana, Marino Sinibaldi, giornalista Rai Radio 3 e Vincenzo Morgante, direttore Tv 2000.

Sabato 10 novembre sarà lo sport ad aprire la giornata con l’incontro «Lo sport insegna. Lo spogliatoio come modello di inclusione». Tra i protagonisti, Matteo Marani, giornalista e autore di «Dallo scudetto ad Auschwitz», libro sulla vita di Arpad Weisz, Maurizio Boschini, autore di «Pugni chiusi», spettacolo sulle Olimpiadi di Città del Messico del 1968 e Catia Pedrini, presidente Modena Volley. Non mancheranno gli interventi video di Davide Mazzanti, allenatore della nazionale italiana di volley femminile, Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter e Lilian Thuram, ex calciatore e presidente Fondazione Thuram. Sabato sera il Forum Monzani ospiterà alle 21 «La sfida della migrazione», con interventi di Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i popoli nonché presidente onorario del Comitato scientifico del Festival della migrazione, e del politologo, sociologo e saggista Ilvo Diamanti. Ad aprire la serata il vescovo Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mentre la chiusura sarà curata dal senatore Edoardo Patriarca.

Domenica 11 novembre la terza e ultima giornata del Festival della migrazione si apre in Duomo con la celebrazione della Messa da parte del cardinal Montenegro alle ore 12.15. Nel pomeriggio l’incontro «Il contributo delle religioni nella concordia della città», nel quale dialogheranno il cardinale Francesco Montenegro, presidente della Caritas italiana e vescovo di Agrigento, Yassin Lafram, presidente Ucoii (Unione delle comunità islamiche d’Italia), Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e Beniamino Goldstein, rabbino capo di Modena e Reggio Emilia.