Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Emilia: tra distanza e centralità delle persone

«Il percorso all’Issre è stato per me prima un sogno, poi un desiderio, una sfida, infine una grande soddisfazione. È stato bello ampliare l’orizzonte fuori Diocesi, incoraggiante conoscere tante persone in cammino per crescere nella fede, e non solo per conseguire il titolo per insegnare religione, stimolante confrontarsi con docenti competenti e appassionati. Un grande dono, di cui rendere grazie» (E. Cantoni).

«A distanza di quasi un anno dalla presentazione della mia tesi magistrale (La buona novella secondo De André) ripenso con nostalgia ai primi anni, alle paure, ai dubbi, alle belle amicizie che sono nate, anche con gli stessi professori dei corsi seguiti. Consiglio vivamente alle persone che stanno pensando se iscriversi o meno a tale facoltà, ripeto, se ci sono solide motivazioni, iscrivetevi; che possiate vivere il vostro percorso universitario con intensità e passione, come ho cercato di fare io. E proprio ripensando a tutti gli anni trascorsi in facoltà, in una sorta di flashback, mi vedo all’inizio e a come sono oggi e posso affermare con certezza che quegli studi, quei professori, mi hanno piegato e plasmato, fino a rendermi una persona diversa. Spero migliore!» (R. Andreozzi).

Sono queste testimonianze degli studenti dell’Issre che hanno chiuso il percorso nell’anno accademico 2019–2020 a dare forza a tutta la comunità accademica impegnata nell’avvio del nuovo anno, con la scelta della didattica a distanza per ora confermata per tutto il primo semestre. La scelta messa in campo da altre facoltà di didattica anche in presenza con posti da prenotare risulta, infatti, poco rispondente alla tipologia di studenti che maggiormente caratterizza l’Istituto superiore di Scienze religiose dell’Emilia, quella di studenti lavoratori, già impegnati a conciliare lo studio con impegni familiari e lavorativi. Pur nelle difficoltà che la didattica a distanza comporta, ha indubbi lati vantaggiosi per la categoria degli studenti lavoratori che abitano a grandi distanze dalla sede di Modena e dal polo di Parma, nelle zone appenniniche o nei territori di Fidenza e Piacenza. In queste settimane estive, il lavoro è proseguito per tutta la comunità Issre. I docenti sono impegnati a revisionare i programmi dei corsi, facendo in modo che, pur nella distanza sociale generata dal video, non manchino momenti formativi di discussione e interazione attraverso nuovi strumenti didattici. La segreteria ha aggiornato le procedure di iscrizione, che possono essere interamente svolte online senza necessità di recarsi fisicamente in segreteria, così come la direzione sta svolgendo online gran parte dei colloqui conoscitivi.

«È un istituto a misura d’uomo, insegnanti disponibili, sono li per te, per sostenerti, incoraggiando a non fermarti! Ma non solo il corpo docenti, esiste un’intera squadra che lavora in sinergia perché tu possa sentirti al centro…» (G. Franconieri). Questo messaggio che appare sulla pagina Facebook dell’Istituto superiore di Scienze religiose dell’Emilia testimonia l’obiettivo dei colloqui conoscitivi obbligatori per la prima iscrizione e del contatto continuo assicurato agli studenti, così come a chi frequenta qualche corso per puro interesse personale, agli studenti di altre facoltà che completano il proprio percorso seguendo alcuni corsi nei diversi ambiti delle scienze religiose, grazie alle convenzioni sottoscritte con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e con l’Università degli studi di Parma, ai docenti che frequentano corsi di aggiornamento, a quanti intendono approfondire la loro formazione per svolgere servizi ecclesiali.