Nel cammino verso Natale, la Caritas propone alle parrocchie di compiere segni concreti a favore degli ultimi

La gioia dell’incontro accende il fuoco dell’Avvento di fraternità

«Piccoli ma forti nell’amore di Dio, come San Francesco d’Assisi, tutti i cristiani siamo chiamati a prenderci cura della fragilità del popolo e del mondo in cui viviamo» (Eg 216). Arriva dall’esortazione apostolica Evangeli Gaudium di papa Francesco lo stimolo della Caritas diocesana per l’Avvento di fraternità di quest’anno.

Per chi, come la Caritas, ha nel proprio dna l’attenzione alle fragilità, l’accompagnamento agli ultimi e il sostegno a chi è nel bisogno, il messaggio del Pontefice non può che cogliere nel segno, ed è per questo che l’equipe diocesana ha scelto un modo molto particolare di rilanciare la proposta nelle parrocchie: «Cogliamo questo invito del Papa, nel periodo di Avvento che sta per iniziare, – si legge nella lettera inviata alle comunità – affinché sia un tempo di attesa nel quale sperimentiamo la gioia di incontrarlo nel fratello che ci sta accanto. Come Caritas diocesana invitiamo le comunità parrocchiali a gesti di prossimità verso le persone fragili che abbiamo vicino. Sarebbe bello che ogni parrocchia in tutte le sue componenti, prevedesse un segno di vicinanza da vivere in questo periodo, un segno concreto e di relazione che non sia una colletta ma un tempo da condividere insieme. Ogni comunità saprà declinare questo invito con modalità che le sonoproprie; Caritas diocesana è disponibile ad aiutare per la progettazione di questo segno nell’ottica dell’animazione della comunità».

Non raccogliere soldi, quindi, ma dedicare tempo, bene sempre più raro e perciò più prezioso, e come immagine dell’Avvento di fraternità 2018 la Caritas ha scelto l’icona dell’amicizia, icona copta del VII secolo conservata al Louvre di Parigi, che rappresenta Gesù che accompagna un discepolo e simboleggia la trasmissione della vita divina a chi segue Gesù via, verità e vita: «Per rafforzare e ri–vivere la dimensione della fraternità, – prosegue la lettera – quest’anno abbiamo scelto di non raccogliere fondi, ma proponiamo di accompagnare il gesto scelto da ogni parrocchia con il dono dell’icona, che contiene una breve riflessione da condividere nell’incontro. Il desiderio di prepararci in questo tempo e di festeggiare la nascita di Gesù, ci renda più sensibili ad accogliere i nostri fratelli in Cristo e a celebrare la festa insieme a loro».

La Caritas diocesana rimane a disposizione delle parrocchie e degli operatori pastorali per aiutare nella progettazione di questo segno di vicinanza nell’ottica dell’animazione della comunità; è possibile contattare l’equipe allo 059/2133847 o allo 059/212202, oppure mandare una mail a caritas@modena.chiesacattolica.it.