La situazione delle opere d’arte nelle chiese danneggiate

A seguito dei tragici eventi sismici del maggio scorso, l’ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola:
 
 
1- ha collaborato fin dalle prime ore con la Soprintendenza di Modena e la Direzione regionale, mettendo a disposizione le schede dell’inventario diocesano dei beni mobili e seguendo da vicino tutte le operazioni di recupero e messa in sicurezza delle opere conservate nelle chiese terremotate
 
2- ha stilato elenchi dettagliati dei danni al patrimonio artistico diocesano, cercando il più possibile di mantenerli aggiornati e di fornirli a tutti gli enti interessati (Soprintendenza, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Regione…)
 
3- ha partecipato a incontri organizzati dalla curia con i parroci delle zone terremotate fornendo informa-zioni, consigli e assistenza riguardo il patrimonio artistico ecclesiastico danneggiato e da salvare
 
4- ha partecipato attivamente al recupero delle opere dalle chiese terremotate, collaborando con i funzionari della Soprintendenza di Modena e in accordo con i Vigili del Fuoco e con il gruppo di Coordinamento per il recupero dei beni mobili post sisma 2012 della Direzione regionale
 
5- ha organizzato il ritiro di alcune opere dalle chiese terremotate e la loro temporanea custodia presso il deposito del Museo diocesano d’arte sacra di Nonantola.
 
Nel Museo fino ad oggi sono state ospitate:
– opere varie tra cui stampe, 1 crocifisso ligneo, 1 tronetto per esposizione eucaristica, calici, ostensori, vasi sacri….
– 34 dipinti tra cui:
(da Stuffione)
Giuseppe Maria Crespi prima metà sec. XVIII, Tela con Transito di S. Giuseppe
Simone Cantarini (1637), Tela con Madonna di Monserrato e santi
(da Rivara) G. Camuzzoni (1627), tela con l’Annunciazione
(da Medolla) Fermo Forti, tela coi SS. Senesio e Teopompo
(da Bomporto) (1637), Tela con Adorazione dei pastori copia dal Correggio
(da Bastiglia)
Caula S. sec. XVII, Tela con Martirio di S. Ignazio da Antiochia
Antonio Gionima sec. XVIII, Tela con S. Geminiano e S. Clemente Papa
Antonio Verni (1773), Tela con Compianto su Gesù Cristo morto copia dal Guercino
 
6- ha ideato, realizzato e gestisce a Modena un deposito diocesano, alternativo al museo di Nonantola, molto capiente e in grado di accogliere tutte le opere delle parrocchie terremotate che non possono ‘ per ora ‘ essere custodite nei luoghi di origine. Accoglierà anche le opere attualmente al deposito ministeriale di Sassuolo, quando saranno restituite al termine del loro restauro. Il deposito è attrezzato, allarmato, antisismico e approvato dalla Direzione regionale per i Beni Culturali
 
7- da ultimo, l’ufficio, in collaborazione con il museo diocesano, sta programmando iniziative di valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico delle parrocchie terremotate, attraverso vari eventi (mostre, esposizioni, concerti, conferenze, eventi culturali vari…)