Verifiche sismiche nelle parrocchie

 

Secondo una normativa introdotta qualche anno fa, gli edifici aperti al pubblico devono essere sottoposti a verifiche tecniche per valutarne la resistenza/stabilità in caso di scosse telluriche.
A questa norma sono soggetti anche le parrocchie e gli enti ecclesiastici.
Le verifiche dovranno essere attuate:
         entro il 2012 per scuole, case di riposo, teatri, strutture ricettive, ecc.
         entro il 2013 per gli edifici di culto e relative pertinenze.  
 
Le molte vittime provocate dai terremoti negli ultimi anni in Italia hanno determinato l’emanazione di varie disposizioni e misure di prevenzione con l’obiettivo del rafforzamento del patrimonio edilizio esistente per limitare le conseguenze delle scosse telluriche. Tra l’altro sono stabilite verifiche che devono essere svolte da tecnici in possesso di un’adeguata formazione in ingegneria strutturale e sismica nonché di un’elevata esperienza professionale.
Per favorire l’uniformità delle procedure e facilitare il compito delle Parrocchie e degli Enti ecclesiastici, presso la Curia è operante una Commissione Sismica con il compito di costituire un punto di riferimento per i parroci e i professionisti incaricati, dare loro indicazioni di ordine pratico, approvare gli affidamenti degli incarichi, esaminare le procedure per le verifiche sismiche e controllare la completa e corretta compilazione degli elaborati prima della consegna agli uffici competenti.
La Commissione ha predisposto – sulla base delle schede di livello 0 compilate dai parroci e gestori degli enti ecclesiastici – l’elenco degli edifici da sottoporre a verifica entro il 2012, ed ha redatto gli schemi degli atti amministrativi utilizzabili:
         dai professionisti per confermare il possesso dei requisiti richiesti e per presentare l’offerta economica;
         dalle parrocchie per l’affidamento degli incarichi ai professionisti.
Trattandosi di atti di straordinaria amministrazione, tutto ciò che riguarda le citate verifiche, presso le Parrocchie deve essere approvato dal Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici e successivamente sottoposto al visto del Consiglio Diocesano per gli Affari Economici, che data la specificità della materia ha delegato la funzione di controllo, per gli aspetti tecnici, alla predetta Commissione Sismica.