L’arte dell’epicentro

L’inedita e straordinaria raccolta d’arte, costituitasi al Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra di Nonantola nell’estate del 2012 e formata da un centinaio di opere salvate da chiese del territorio modenese lesionate dal sisma, ha offerto nuove e interessanti opportunità di studio e valorizzazione.
La prima, la mostra ‘L’arte nell’epicentro. Da Guercino a Malatesta. Opere salvate nell’Emilia ferita dal terremoto’, in corso fino a marzo 2014 presso il Museo: non una delle ‘solite’ esposizioni tematiche o cronologiche, bensì un viaggio lungo un sentiero ideale che attraversa vari paesi tra cui Medolla, Cavezzo, San Felice sul Panaro e Finale Emilia, da cui giunge l’opera di maggior spicco: la Madonna con Gesù Bambino e s. Lorenzo di Guercino.
Per mantenere vivo questo interesse, nel prossimo mese di ottobre il museo propone una serie di incontri a margine della mostra in cui, di volta in volta, saranno offerti spunti di riflessione sullo stato del patrimonio ecclesiastico danneggiato dal terremoto, saranno indicati esempi virtuosi, idee e progetti di ricostruzione dei tanti edifici di culto feriti dalle scosse, sarà approfondita la conoscenza delle opere esposte e dei luoghi da cui esse provengono, verranno presentate le novità e le curiosità emerse durante la preparazione della mostra, ecc.
Il primo appuntamento è per domenica 13 ottobre alle ore 16.30 nella Sala verde di Palazzo Abbaziale a Nonantola: Paolo Campagnoli, archeologo di San Felice, affronterà il tema della ricostruzione partecipata e condivisa degli edifici di culto distrutti dal terremoto, mentre la dottoressa Agnese Lodi di Cavezzo racconterà la bella esperienza della ricostruzione del piccolo oratorio dedicato a S. Anna, divenuto simbolo di rinascita attorno cui decine e decine di persone si sono raccolte per offrire il loro contributo volontario, anche le carcerate.
L’appuntamento successivo, giovedì 17 ottobre, sarà dedicato al recupero dell’Abbazia di Nonantola.