La celebrazione presieduta dall’Arcivescovo Erio Castellucci in Piazza Grande domenica 14 giugno, alle 20.30 e in diretta su TRC e TvQui

Messa del Corpus Domini in suffragio dei defunti nella pandemia Covid-19

Una Messa in suffragio dei defunti nella pandemia Covid-19, presieduta dall’Arcivescovo Erio Castellucci in Piazza Grande in occasione della celebrazione del Corpus Domini. L’iniziativa dell’Arcidiocesi di Modena–Nonantola, condivisa con il Comune di Modena, riunirà l’intera comunità di fedeli e cittadini alle 20.30 di domenica 14 giugno nella memoria delle persone morte a causa del coronavirus.

L’altare sarà allestito davanti alla porta Regia del Duomo, mentre in Piazza Grande verranno predisposti 600 posti a sedere secondo il distanziamento previsto dalle norme anti-contagio: parte di questi sarà riservata ai sacerdoti e diaconi che concelebreranno e ai parenti dei defunti, con le prenotazioni raccolte direttamente dai parroci e da comunicare entro mercoledì 10 giugno. Dalle 19.30 sarà possibile per tutti accedere alla piazza, senza prenotazione e fino ad esaurimento dei posti a disposizione, seguendo le indicazioni del servizio d’ordine e indossando sempre la mascherina. Il ritrovo per i sacerdoti, invece, è previsto alle 20 nella Sagrestia del Duomo.

La celebrazione potrà essere seguita in diretta televisiva da tutti coloro che non riusciranno a partecipare – su Trc (canale 11, streaming www.modenaindiretta.it) e su TvQui (canale 19, streaming www.tvqui.it) – e si concluderà con l’esposizione del Santissimo Sacramento e la benedizione dell’Arcivescovo alla città.

«Abbiamo desiderato ricordare tutte le persone che, nel periodo di lockdown per l’emergenza Covid-19, hanno perso la vita senza poter avere un accompagnamento da parte dei propri cari e nemmeno un saluto adeguato, data l’impossibilità di celebrare le esequie – spiega l’Arcivescovo Castellucci – e lo faremo con una Messa in loro suffragio, da celebrare tutti insieme in occasione della solennità del Corpus Domini. Questo è anche un modo per essere vicini ai parenti delle vittime della pandemia Covid–19, che a loro volta hanno vissuto una doppia sofferenza: l’isolamento dai propri cari nel momento della loro malattia e l’impossibilità di accompagnarli con i riti del commiato».

«L’iniziativa della Diocesi – commenta il sindaco Muzzarelli – ha un alto valore per tutta la città che, idealmente, parteciperà a questo momento di ricordo delle vittime e di solidarietà per i familiari i quali, in molti casi, non hanno nemmeno potuto salutare in maniera adeguata i propri cari. La scelta di svolgere la celebrazione in Piazza Grande non è solo dovuta all’osservanza delle disposizioni sul distanziamento per la prevenzione del contagio. È una scelta dal forte valore simbolico: in questa piazza le persone si incontrano e si raccolgono nelle occasioni di festa, nelle celebrazioni e quando è necessario affrontare insieme i momenti di sofferenza e di dolore. Questa è la piazza in cui Modena si rappresenta come una comunità partecipe, quella comunità a cui ci affidiamo quando non abbiamo da soli le forze per superare un’avversità. Quella stessa comunità che ha mostrato grande senso di responsabilità nell’affrontare l’emergenza e che ora, senza dimenticare le vittime del virus, ha ripreso il cammino».

L’Arcivescovo Erio Castellucci e il sindaco Gian Carlo Muzzarelli avevano già condiviso l’intenzione di celebrare una Messa in suffragio dei defunti nella pandemia Covid-19 dopo essersi recati al cimitero di San Cataldo, il 27 marzo scorso, per osservare un minuto di raccoglimento.