Perchè la nostra gioia sia vera

Il percorso quaresimale dei giovani con il Vescovo prende le mosse da una frase liberamente tratta dal discorso di addio che Gesù ha rivolto ai suoi prima della sua Pasqua: “Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15, 11). Davanti alla morte imminente, Gesù spalanca gli orizzonti della gioia, indicando proprio nella passione, non l’ostacolo, ma il sentiero per raggiungere quella meta da tutti desiderata della gioia autentica.
Gli incontri inizieranno martedì 11 marzo, a San Giovanni Evangelista:“Che significa ciò?” La domanda, tratta dal libro dell’Esodo, intende dare voce alle obiezioni che negano la possibilità di gioire, a fronte delle molteplici avversità che hanno segnato in profondità il nostro territorio modenese. Che significa parlare di gioia davanti alla recentissima alluvione, simbolo dei tanti abissi che rendono cupo il futuro dei nostri ragazzi? Le testimonianze vive di Bastiglia e Bomporto si intrecceranno con la riflessione del Vescovo Antonio.
‘Ero perduto e sono stato ritrovato” è l’esclamazionedel figliol prodigo che dà il titolo all’incontro di martedì 18 marzo, a  Santa Teresa. Saranno con noi due sposi della Comunità Cenacolo che condivideranno il motivo della loro gioia, cioè la straordinaria avventura che ha portato Giampaolo dalla schiavitù della droga al servizio, prima in Brasile, poi nella sua nuova famiglia.
“Di te ha detto il mio cuore…”: il 25 marzo, nella chiesa di Santa Caterina, suor Roberta Vinerba ci racconterà il travaglio che ha vissuto prima di trovare l’Amato del suo cuore. Attraverso la testimonianza, ci indicherà alcuni possibili itinerari alla scoperta del vero amore, unica ragione solida per vivere la gioia piena.
“Da Barabba a Pietro” e’ invece il titolo dell’incontro di martedì 1 aprile a San Faustino, che vedrà di nuovo tra noi Pietro Sarubbi. Quest’anno però non vestirà la veste di Barabba, ma calzerà i sandali di Pietro. Attraverso il Vangelo ripercorrerà  la vita di Pietro, patendo dalle rive di quel lago di Galilea fino ad arrivare alle sorgenti stesse della gioia, l’indimenticabile incontro con Gesù.
Il percorso si chiuderà nella chiesa di San Pietro, l’8 aprile, con la penitenziale comunitaria guidata dal Vescovo Antonio. Attraverso la Parola di Dio, le confessioni e l’adorazione, “Sorpresi dalla gioia” del Vangelo, consegneremo a Gesù tutti i nostri peccati e i nostri limiti per risorgere con Lui, e per sperimentare l’autentica gioia.