Sabato l’ordinazione di tre diaconi

Il prossimo 12 ottobre, alle 20.30 in cattedrale, mons. Lanfranchi ordinerà tre nuovi diaconi, due permanenti ed uno in vista del sacerdozio. Ecco chi sono
 
Giovanni Vitale
Mi presento: sono Giovanni Vitale, nato nel 1966, sono in seminario dal 20 settembre 2010 e attualmente al sesto anno di Teologia; abito a Modena. Ho frequentato, per 20 anni, la parrocchia di S. Antonio in Cittadella (MO) e ho prestato servizio per più di 4 anni nelle parrocchie di Solignano ‘ Cà di Sola come educatore dei ragazzi del dopocresima. Sono stato assegnato, dai primi di settembre 2012, alla parrocchia di S. Francesco in Modena per un tirocinio pastorale previsto nel cammino del Seminario. Ho lavorato per 9 anni come insegnante di Scienze naturali all’Istituto Corni di Modena e, successivamente, come ricercatore in Farmacologia all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Sono stato educato in famiglia in un ambiente di fede sincera e vissuta nel quotidiano. Ero quello che si dice un cristiano ‘tranquillo’. Senza alcun motivo di turbamento di rilevanza, vivevo con impegno e gratificazioni il mio lavoro e godevo della mia vita sociale grazie ai numerosi amici che ho sempre avuto.
Nel 2007, poi, è avvenuto un evento particolare che avrebbe influito significativamente sulla mia scelta vocazionale. Un amico del Duomo, Gino, si ammala gravemente e muore santamente. Quel fatto mi ha aiutato a sperimentare più direttamente il mistero pasquale. Mi è stato possibile avvertire chiaramente un’Alterità che, sempre senza forzare, mi chiamava in modo chiaro e deciso a rispondere alla possibilità di vivere una vita più autentica alla Sua sequela.
A influire positivamente sulla mia scelta e risposta alla chiamata hanno anche contribuito le figure di sacerdoti che ho incontrato nella mia vita. Generalmente si tratta di persone dalla vita piena, bella e felice, nonostante momenti difficili o di prova, in cui l’umanità è amplificata e resa più autentica.
Negli anni di Seminario ho avuto modo di pregare e riflettere sulla consistenza della mia chiamata al sacerdozio ministeriale, aiutato dai superiori e dalla presenza dei miei compagni di cammino.
Vista la mia età e le energie non più ‘da post-adolescente’, a volte faccio fatica a conciliare o armonizzare le componenti della vita spirituale, comunitaria e famigliare. La preghiera e meditazione della Parola di Dio e tanti piccoli/grandi eventi e incontri della vita quotidiana mi fanno sentire l’amore smisurato di Dio. Tutto ciò mi conforta nel mio intendimento di consacrare la mia vita al Signore nella convinzione che, dove non arriverò io, penserà Lui a completare la Sua opera in me.
Come ministro ordinato mi porrò al servizio di Gesù Eucaristia e dei fratelli più bisognosi, riconoscendo in essi il volto di Cristo sofferente.
Data la rilevanza dei carismi richiesti per svolgere tutte queste azioni, confido che Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo amplifichi le mie capacità, anche attraverso il conferimento del carattere spirituale indelebile proprio del sacramento dell’ordine, e mi dia quella perspicacia soprannaturale necessaria per compiere, con gioia, la Sua volontà.
Ad esso è connessa la chiamata alla verginità per il regno dei cieli (Mt 19,12) cioè la scelta di consacrare il proprio celibato per farne segno e richiamo alla carità pastorale e sorgente di fecondità spirituale. Anche se nella prospettiva di diventare futuro presbitero, penso di vivere con intensità la tappa del diaconato.
Ringrazio infine S Mons. Antonio Lanfranchi che si è mostrato un pastore disposto ad accompagnarmi nel cammino verso il presbiterato.
 
 
Emilio Manzini
Mi chiamo Emilio Manzini tutti, fin da piccolo sono Mimmo, ho 64 anni, sono sposato da 40 anni con Paola, abbiamo 4 bravi figli : Maria Chiara, Samuele, Maria Giulia e Caterina e 4 splendidi nipotini : Margherita, Regina, Guglielmo e Lucia.
Abitiamo a Formigine dal 1973, anno del nostro matrimonio e in questi anni abbiamo avuto vari impegni in parrocchia : prima il catechismo ai bimbi e ai ragazzi, per più di 20 anni, poi la catechesi ai genitori che chiedono il battesimo per i loro figli; coordiniamo i gruppi delle circa 40 zone dove si recita il S. Rosario in maggio e in ottobre, abbiamo aiutato i parroci nelle ‘visite pasquali alle famiglie’.   Inoltre, da quando lo scorso anno ho ricevuto l’accolitato, distribuisco la comunione in chiesa e la porto a casa di alcuni anziani e ammalati, questo impegno mi è servito molto come crescita spirituale, perché mi sono accorto di quanto grande sia la fede di queste persone semplici che troppo spesso vengono trascurate e sottovalutate; invece penso che siano i pilastri che con la loro preghiera e sofferenza sostengono la nostra comunità.
La parrocchia di Formigine è stata per noi l’ambito nel quale siamo cresciuti come sposi, genitori e nonni, e per questo dobbiamo ringraziare i parroci che si sono succeduti dal 1973 a Formigine : mons. Giuseppe Verucchi, don Paolo Losavio, don Isacco Spinelli ed infine don Giuliano Gazzetti; ringrazio anche il nostro vescovo mons. Antonio Lanfranchi per la sua vicinanza e i suoi insegnamenti. Mi affido, per questo cammino a Maria Santissima, a padre Raffaele, al beato Rolando Rivi, a tutti gli angeli e tutti i santi. Ringrazio di cuore la mia comunità parrocchiale che in questo periodo di preparazione ho sentito particolarmente vicino nella la preghiera e che sono sicuro continuerà a pregare perche ci siano anche altre vocazioni diaconali nella nostra comunità; ringrazio la mia famiglia che amo e che mi ha sempre amato. Infine, ma soprattutto, ringrazio il Signore per il ‘dono’ del diaconato e per la infinita misericordia che ha avuto nei miei confronti.
 
Gualtiero Lutti
Sono nato a Pavullo il 7 aprile 1947, nella frazione di Benedello dove ho ricevuto il Battesimo, frequentato le scuole elementari, il catechismo e ricevuto i sacramenti. Mi sono trasferito con la famiglia a Pavullo centro per ragioni di lavoro nel 1970; qui mi sono sposato con Franca Pattuzzi nel 1974. Dal matrimonio sono nati   due figli, ora sposati, dai quali sono arrivati cinque nipoti. Dopo le scuole medie ho frequentato un corso professionale al centro di formazione ‘Citta dei Ragazzi’ a Modena, ho poi svolto la mia attività lavorativa nel campo metalmeccanico prima, poi nella telefonia e successivamente nel campo socio-economico, come responsabile della montagna dell’allora ‘Unione Provinciale Cooperative di Modena’, ricoprendo anche diversi ruoli a livello provinciale. Nel frattempo ho svolto attività nel campo politico amministrativo in particolare nell’ambito dell’amministrazione Comunale di Pavullo. Ho mantenuto sempre un rapporto stretto con le realtà parrocchiali in cui sono vissuto partecipando a diversi momenti formativi che le stesse promovevano, fino alla frequenza del corso di formazione teologica organizzato in videoconferenza dall’Istituto Superiore di scienze  Religiose ‘Ferrini’ dal 2006 al 2009.  Dopo aver concluso il ciclo di studi ho dato la disponibilità e al tempo stesso richiesto di avviare il percorso di formazione al Diaconato permanente, per contribuire meglio ad affiancare la Chiesa nella proclamazione del Vangelo, soprattutto nelle comunità della montagna.
A conclusione del percorso di approfondimento e di formazione previsto ho chiesto a Sua Eccellenza l’Arcivescovo l’ordinazione, che avverrà appunto il prossimo 12 ottobre, preceduta dalla cerimonia del giuramento che si è tenuta nella parrocchia dei Santi Vincenzo e Anastasio di Monteobizzo di Pavullo il 3 ottobre scorso.