Una visita a Modena prima di accogliere i pellegrini

Una breve vacanza modenese e poi il ritorno in Brasile dove lo aspetta un periodo inteso di attività ed accoglienza di pellegrini, legato alla Giornata Mondiale della Gioventù: è questo l’inteso programma di don Maurizio Setti per le prossime settimane.
‘Tutta la Chiesa brasiliana sta aspettando i giovani pellegrini e organizzando per loro la settimana missionaria, fatta si scambio culturale, spiritualità e divertimento, sia nelle parrocchie che a livello diocesano. In Goias arriveranno  giovani da Italia, tra cui i nostri modenesi,  Belgio, la delegazione più numerosa, Germania e da altri paesi dell’America Latina
Gli italiani arriveranno da noi il 16 luglio: fino al 18 saranno nelle diverse parrocchie, poi ci saranno due giorni comunitari in diocesi. la domenica, ultimo giorno, sarà dedicata alla spiritualità e lunedì la partenza per Rio.
Il mio desiderio ‘ prosegue don Maurizio ‘ è che possano vivere esperienze diverse da quelle che farebbero in Italia: per cui niente partita di calcio (ma non so come potrà impedirla’!), am incontri con le realtà locali, i sem terra, una giornata di condivisione in carcere…’.
Impossibile non andare, viste le notizie di cronaca, alle proteste che stanno accendendo in questi giorni le città del Brasile: ‘Non è mai accaduta ‘ ci dice don Maurizio ‘ una cosa del genere: i brasiliani non hanno mai organizzato manifestazioni così grandi. Sono invece molto attivi sui social network: Dilma Roussef ha rischiato di perdere le elezioni a causa di informazioni diffuse in rete. Chi ha campagne da sostenere pensa ‘ora o mai più’: il Brasile ora è sotto i riflettori del mondo, tra GMG, Confederation cup e Mondiali in arrivo, è il momento buono per far valere diritti ed istanze.
Le proteste hanno origine dall’aumento del biglietto del bus, pochi centavos alla fine, e i governatori non avevano mai fatto marcia indietro su questi temi prima di oggi. I manifestanti chiedono un piano organico per educazione e sanità e non le spese per gli stadi e le infrastrutture legate ai grandi eventi. La ricaduta economica, nelle città che ospiteranno le competizioni, non si vede ancora e le persone hanno paura    che ci saranno meno investimenti in campi indispensabili e che quindi alla fine la popolazione, da questi eventi, non ricavi vantaggi ma solo danni.
L’arrivo degli stranieri poi porta all’aumento dei prezzi e questo va a svantaggio di chi nelle città vive quotidianamente: insomma, le ragioni per preoccuparsi   sembrano valide. Certo, qualcosa si muove, cominciano gli investimenti, anche stranieri, ma è ancora troppo presto per vederne le ricadute per la popolazione. Goiania non sarà sede di alcuna manifestazione, quindi la mia città non è toccata né da lavori né da polemiche’.
L’esperienza pastorale di don Maurizio si evolve ancora: da gennaio infatti è parroco a Jussara: ‘Una comunità di 25 mila abitanti, Jussara è al centro, con 8 paesini, distanti anche oltre 50 km. Un territorio di proprietà terriere e fazende, senza grandi industrie; c’è un asentamento di sem terra, una comunità rurale molto importante, fatta di persone impegnate: sono lì da 7 anni e non è lontana per loro l’assegnazione del terreno; anche nella vita di fede, a cui si aggiungono due accampamenti più distanti. Per ora ho cercato di conoscere le persone e le realtà, forse qualche cambiamento interverrà da agosto: mi sono già organizzato per celebrare nella casa per anziani almeno una volta al mese, coi bambini altrettanto. La chiesa è in ristrutturazione, si celebrava prima nella sala del consiglio comunale: il parroco precedente aveva raccolto fondi sufficienti, ora l’interno è finito e vedremo cosa fare con l’esterno nei prossimi anni.
In parrocchia c’è una comunità di Suore della Carità, italiane, che svolgono un servizio prezioso nei quartieri, nella pastorale delle carceri, nella pastorale sanitaria e con gli adolescenti attraverso la musica e il canto: grazie a loro sarà possibile per i giovani pellegrini entrare in carcere e magari anche dare una mano, imbiancando alcune celle!’.
Il sorriso, la curiosità e la disponibilità a comprendere di don Maurizio non sono cambiati, anche se è cambiata la parrocchia: auguriamo ai pellegrini modenesi di fare tesoro della sua conoscenza (e del suo amore) per il Brasile .. e a noi stessi di andare presto a fargli visita.